Coordinate di sviluppo

I distretti italiani del mobile


I distretti italiani del mobile sono uno dei punti di forza del Made in Italy, con oltre 18 mila imprese che impiegano circa 134 mila addetti e con un giro di affari di oltre 21,4 miliardi di euro.

 

Mercati internazionali

A livello internazionale il settore del mobile made in Italy si posiziona al terzo posto per valori esportati nelle fasce di prezzo elevate (alle spalle di Cina e Germania), grazie all’elevato valore qualitativo dei prodotti e dei processi, la cura del design e l’attenzione alla sostenibilità ambientale.

Posizionamento

Con l’aiuto del nostro team di esperti siamo in grado di garantire ai nostri partner un posizionamento competitivo facendo leva su un asset strategico quale l’internazionalizzazione commerciale e la diversificazione geografica dei mercati grazie al traino di Paesi quali Francia, Svizzera e Stati Uniti.

 

Potenziale di crescita

Nei prossimi cinque anni la domanda mondiale di mobili imbottiti e cucine registrerà un aumento pari a 3 miliardi di dollari, dei quali un terzo circa rappresentato da beni di alta qualità in cui risulta specializzata l’industria italiana. Stati Uniti, Cina, Canada, Francia e Svizzera sono i cinque mercati a potenziale di crescita più elevato nel mobile imbottito, seguono Arabia Saudita, Danimarca, Corea e Svezia. Nel comparto delle cucine sono presenti buone opportunità di crescita soprattutto sui mercati più vicini, con in testa Svizzera, Austria, Norvegia e Regno Unito, seguiti da Stati Uniti, Russia e Francia.


E-commerce


L’e-commerce, se mai ci fosse bisogno di ulteriori conferme, continua la sua fase di forte crescita sia sul mercato interno (acquisti online di arredamento in Italia saliti a quota 1.350 milioni di euro nel 2018; +44%), sia all’estero (export italiano online del settore pari a 644 milioni di euro nel 2017).

Fare sistema

I numeri della produzione nelle regioni dimostrano che capacità ed eccellenza produttiva delle aziende italiane sono diffuse in tutto il Paese. Bisogna investire tutti insieme per rafforzare un sistema che sempre di più deve saper offrire, oltre alla qualità dei prodotti, anche servizi di supporto rapidi e affidabili,e organizzare strategie di marketing e distribuzione competitive e affidabili.

Vocazione all'export

La geografia dell’arredamento italiano è composta infatti da realtà territoriali con forti specializzazioni sedimentate nel tempo (in parte messe in discussione dalla recente crisi economica) e con una forte vocazione all’export.

Mercato globale

Il mercato globale è inoltre sempre più attento alla qualità dei prodotti. Se infatti, secondo la survey Statista Global Consumer 2018, ben il 22% degli utenti internet mondiali sono interessati ai temi dell 'interior design , il 17% comprerebbe anche beni di lusso: dichiarazioni globali che fanno ben sperare. Le imprese eccellenti nei nostri distretti, infatti, fanno leva proprio sulle produzioni top per emergere in un panorama internazionale oramai dal design mass-market, identico dalla Cina agli Stati Uniti. Il “saper fare” dell'artigiano, quindi, sembra proprio avere ancora un futuro.